Ricco Renato

Dopo la laurea in Lettere Classiche (con tesi in Storia della Musica) presso l’Università degli Studi “Federico II”, abilitato all’insegnamento di materie classiche (classe A013) nella scuola secondaria di secondo grado, ho vinto un dottorato di ricerca in Italianistica (Università di Salerno), svolgendo una ricerca sull’evoluzione del mito di Didone dalle origini al Rinascimento italiano, concretizzatasi poi nella monografia Sulle tracce di Didone. Fra età classica e Rinascimento, l’evoluzione letteraria di un mito, Napoli, Guida, 2015 (due volumi). Successivamente, ho usufruito di un assegno di ricerca triennale (progetto: edizione critica del carme De usu partium corporis humani di Giovan Battista Giraldi Cinzio). Nel frattempo, i miei studi si sono polarizzati intorno a due nuclei principali: il rapporto musica-letteratura (si vedano, a mero titolo di esempio, «La musica non imita e non esprime che lo stesso sentimento in persona»: per una (mancata) teoria musicale leopardiana, in Nineteenth-Century Music Criticism, edited by T. Cascudo, Turnhout, Brepols, 2017, pp. 281-303 e «Dominio del genio» vs «agilità dell’estro»: Giuseppe Rovani di fronte a Gioachino Rossini, in Rossini after Rossini – Musical and Social Legacy, edited by. A. Jacobshagen, Turnhout, Brepols, 2020, pp. 71-86) e l’approfondimento della ricezione della figura di Didone, con particolare riguardo ad alcuni testi poco noti del XV e XVI secolo (T. Caracciolo, Didonis reginae vita, Penelopes castitas et perseverantia, edizione critica a cura di Renato Ricco, Bari, Cacucci, 2020 e F. M. Molza, Dido moritura, a cura di Renato Ricco, Torino, RES, 2021). Attualmente sto svolgendo un secondo dottorato in Filologia Classica (Nice – Université Côte d’Azur / Napoli – “Federico II”), con una ricerca relativa all’approfondimento del rapporto tra il Boccaccio mitografo e le fonti classiche e medievali. Membro dei comitati di redazione di varie riviste («Misure critiche», «Studi giraldiani», «Artes Renascentes», «Studi Meridionali»), socio dell’Istituto di Studi sul Rinascimento Meridionale, i miei attuali fronti di ricerca comprendono anche la produzione poetica dell’umanista romano Evangelisti Maddaleni Capodiferro, detto “Fausto”, e di Girolamo Borgio, del cui poemetto Incendium ad Avernum lacum sto allestendo l’edizione critica.