Al novembre del 1530, poco dopo la morte del poeta, risale la princeps delle rime volgari del Sannazzaro, stampata per Maistro Ioanne Sultzbach Alemanno e dedicata alla nobildonna Cassandra Marchese. Ignoto il curatore, o i curatori. Le due parti in cui il volume si articola, pur non rispecchiando l’archetipica bipartizione petrarchesca, rivelano, nel fondo, una consapevole volontà di libro, magari incline al modello dei Rerum vulgarium fragmenta. Ripercorrendo la sequenza dei componimenti, e confrontandone la lezione con i testimoni manoscritti, l’autrice individua il profilarsi di una tensione macrotestuale, che aggrega i singoli esiti in una prospettiva sostanzialmente unitaria.