GUIDO M. CAPPELLI, Per l’edizione critica del “De principe” di Giovanni Pontano
In assenza di testimonianze autografe del De principe pontaniano, l’autore esamina ciascuno dei nove manoscritti apografi che tramandano il testo, densi di lacune e di sviste, solitamente riconducibili a più fasi redazionali. Varianti linguistiche e ortografiche consentono di ricostruirne la cronologia e di vagliarne l’attendibilità, al fine di delineare lo stemma codicum per la futura edizione critica. Viene inoltre attentamente analizzata l’editio princeps dell’opera, apparsa a Napoli nel 1490 per i tipi di Mattia Moravo, a seguito del De fortitudine.