Matteo Palumbo insegna Letteratura italiana presso l’Università di Napoli Federico II. Ha sviluppato i suoi studi principalmente in tre direzioni: il romanzo del Novecento, la poesia e la prosa dell’Ottocento, la cultura del Cinquecento. Collabora a riviste italiane e straniere; fa parte del comitato direttivo di Critica letteraria, diFilologia e critica, di Esperienze letterarie e di Napoli nobilissima. Dirige la collana Letterature presso l’editore Liguori. È socio dell’Accademia Pontaniana. Ha svolto, inoltre, seminari e corsi presso numerose università straniere. È stato visiting professor presso le Università di Marseille – Aix-en-Provence, di Toulouse, di Montpellier, di Nancy e presso la Johns Hopkins University (Baltimora-USA).
Sue pubblicazioni principali sono: La coscienza di Svevo, Napoli, Liguori, 1976; Il secondo Svevo (insieme con F.P.Botti e G.Mazzacurati), Napoli, Liguori, 1981; Gli orizzonti della verità. Saggio su Guicciardini, Napoli, Liguori, 1984; Francesco Guicciardini, Napoli, Liguori, 1988; Carpe diem. Variazioni sul tema, Venosa, Osanna, 1995; Saggi sulla prosa di U. Foscolo, Napoli, Liguori, 20002; Il romanzo italiano da Foscolo a Svevo, Roma, Carocci, 2007 (Premio Carducci per la critica letteraria); Foscolo, il Mulino, 2010. Ha scritto inoltre, tra gli altri, saggi su Dante, Boccaccio, Savonarola, Machiavelli, Tasso, Leopardi, De Sanctis, Tozzi, Verga, Pirandello, Saba, sulla letteratura del comportamento tra Cinque-Seicento, sul petrarchismo e sul romanzo del dopoguerra.